Di seguito la storia degli Small Faces dagli anni '60 ai tempi recenti. Tratta da Wikipedia the free encyclopedia.

Gli Small Faces furono un gruppo rock Inglese della parte Est di Londra, influenzato principalmente dal rhythm and blues Americano. Il gruppo fu fondato nel 1965 dai membri Steve Marriott, Ronnie Lane, Kenney Jones e Jimmy Winston (sostituito da Ian McLagan). Talvolta ci si riferisce a loro anche come The Small Faces.

Sono specialmente ricordati come uno dei gruppi mod più acclamati ed influenti del 1960, con canzoni di successo come “Itchycoo Park”, “Lazy Sunday”, “All or Nothing”, “Tin Soldier”, ed il loro concept album “Ogdens' Nut Gone Flake”. Successivamente si trasformarono in una delle maggiori band psichedeliche di successo, prima di sciogliersi nel 1969. Dopo lo scioglimento degli Small Faces, tre membri si riunirono con Ronnie Wood (chitarra) e Rod Stewart (canto) – entrambi provenienti dal The Jeff Beck Group – ricostituendo un nuovo gruppo chiamato The Faces.

Sono anche largamente conosciuti per essere stati uno dei primi gruppi di maggior influenza del movimento Britpop degli anni '90.

Nonostante il fatto che furono insieme per soli quattro anni, le sonorità degli Small Faces – dalla metà fino alla fine degli anni sessanta – si collocano tra il mod Britannico più acclamato e la musica psichedelica di quell'era. Nel 1996, furono tardivamente premiati con il premio Ivor Novello “Lifetime Achievement” per l'eccellente contributo alla musica britannica.

Storia

Origini

Lane e Marriott si incontrarono nel 1965 mentre Marriott stava lavorando al Music Bar J60 in Manor Park – Londra. Lane arrivò con suo padre Stan per acquistare una chitarra basso, iniziò una conversazione con Marriott, acquistò il basso e tornò alla casa di Marriott per ascoltare dei dischi. Reclutarono Kenney Jones e Jimmy Winston (nato James Langwith, il 20 Aprile 1945 a Stratford, Londra) che cambiò dalla chitarra all'organo. Progredirono rapidamente dalle apparizioni al The Ruskin Arms Public House (che era di proprietà dei genitori di Winston) di Manor Park a Londra, alle traballanti esibizioni nei pub, ai concerti semi-professionali. La voce potente ed unica di Marriott attirò sempre più attenzioni. Il cantante Elkie Brooks fu colpito dalle capacità canore e dalla presenza scenica di Marriott, e li raccomandò al proprietario di un club locale – Maurice King. Impressionato, King iniziò a cercar loro lavoro in Londra e dintorni.

Le prime canzoni del gruppo includevano classici del R&B e del Soul come “Jump Back”, “Please, Please, Please” di James Brown, “You really got a hold on me” di Smokey Robinson, “Stand by me” di Ben E. King. Il gruppo interpretò anche due composizioni originali di Marriott e Lane – una veloce e chiassosa “Come on Children” e la velocissima “E too D” nella quale Marriott voleva mostrare le sue considerevoli abilità canore nello stile dei suoi eroi e modelli Otis Redding e Bobby Bland. “E too D” che appare nel loro primo album Small Faces viene così chiamata per l'accordo iniziale del brano. Negli album Americani la traccia viene intitolata “Running Wild”.

Furono cacciati alla loro prima apparizione, da un rude club per lavoratori a Sheffield, dopo appena tre canzoni. Il pubblico di quel concerto era principalmente composto da Teddy Boys e lavoratori alticci. Avviliti, camminarono letteralmente verso il vicino Mojo Club orientato verso il genere mod (di proprietà di un giovane Peter Stringfellow) offrendosi di suonare gratuitamente. Suonarono alcuni brani convincendo i mods locali a richiedere ulteriori esibizioni e scatenando un forte brusio. Durante un'esibizione cruciale al Cavern Club di Leicester Square, furono molto supportati da Sonny & Cher - che vivevano a Londra a quell'epoca – ottenendo una prima esibizione a Sheffield.

Gli anni alla Decca

Firmarono un contratto con l'impresario Don Arden e furono conseguentemente richiesti dalla Decca Records per registrare. Produssero una serie di singoli mod/soul molto forti con l'etichetta. Il loro singolo di debutto risale al 1965 con “Whatcha Gonna Do About It”, un successo che rientrò nei Top 15 in Inghilterra. Marriott e Lane furono i creatori della parte strumentale della canzone, plagiando, però, il riff di chitarra dalla canzone di Solomon Burke “Everybody Needs Somebody To Love”. Le parole furono scritte dal membro degli Shadows - Ian Samwell - (che probabilmente scrisse la prima canzone rock'n'roll Britannica - “Move It”). Il gruppo non riuscì a capitalizzare il successo del loro primo singolo con il seguente (scritto da Marriott/Lane), lo spigoloso mod
“I've Got Mine”. Il gruppo apparve nel ruolo di se stesso in un film giallo del 1965 intitolato Dateline Diamonds con Kenneth Cope nel ruolo di manager della band. Nel film suonarono il loro secondo singolo “I've Got Mine”. Arden pensò che la canzone potesse ricevere pubblicità dal film; purtroppo l'uscita della pellicola in Inghilterra fu ritardato e conseguentemente “I've Got Mine” fu un insuccesso.

Appena dopo, Jimmy Winston fu allontanato dal gruppo. Le spiegazioni più frequenti di questo avvenimento sono conflitti di personalità con Marriott oppure mancanza di talento musicale, sebbene molte voci insistono col dire che fu allontanato, almeno in parte, poiché egli comprometteva l'integrità dell'immagine del gruppo per essere troppo alto, giacché tutti gli altri erano circa 1,63 mt. (comunque il gruppo prese il nome da un'osservazione fatta da un'amica di Marriott che notò che tutti i membri avevano “small faces” - ovvero “piccole facce”. Il nome fu parzialmente un blocco a causa dell'utilizzo nel mod slang della parola “face” per intendere una tendenza individuale). In un'intervista del 2000, Kenney Jones confessò la ragione del licenziamento di Winston: “lui (Winston) oltrepassò i limiti e si mise a competere con Steve Marriott”. Winston fu sostituito da Ian McLagan, le cui qualità alle tastiere e la statura più minuta furono giudicate perfette per l'integrazione nel gruppo.

La nuova formazione degli Small Faces scalò le classifiche con il loro terzo singolo, “Sha-La-La-La-Lee”, uscito il 28 Gennaio del 1966. Fu scritto per il gruppo da Mort Shuman (che scrisse numerosi grandi successi per Elvis Presley, incluso “Viva Las Vegas”) e da un popolare intrattenitore e cantante Inglese, Kenny Lynch. La canzone fu un grosso successo in Inghilterra, raggiungendo il numero 3 nelle classifiche UK. Il loro primo album, Small Faces, edito l'11 Maggio 1966 fu anch'esso di considerevole successo. Crebbero rapidamente in popolarità con ogni successo in classifica, divenendo ospiti regolari in show televisivi Britannici come Ready Steady Go! e Top of The Pops, ed effettuando tour incessantemente in UK ed in Europa. La loro popolarità raggiunse il massimo nell'Agosto del 1966, quando “All Or Nothing”, il loro quinto singolo, raggiunse la vetta della classifica in Inghilterra. Secondo la madre di Marriott (Kay), egli scrisse la canzone durante la rottura del fidanzamento con Susan Oliver. Sul successo di “All Or Nothing” furono richiesti per un tour in America con i gruppi dei The Lovin' Spoonful e The Mamas and the Papas; comunque questi piani furono rimandati da Don Arden dopo che furono rivelati alcuni dettagli relativamente ad una condanna per problemi di droga di Ian McLagan.

Nel 1966, sebbene fossero uno dei gruppi con i maggiori introiti in Inghilterra e nonostante molti singoli di successo – tra i quali 4 brani nella Top 10 Inglese, finanziariamente la band non ottenne nulla per i propri sforzi. Dopo un duro confronto con il famigerato Arden (che tentò di sopraffare i genitori dei ragazzi, asserendo che tutto il gruppo era eroinomane), ruppero sia con Arden che con la Decca.

Gli anni successivi

Furono quasi immediatamente posti sotto contratto dalla nuovissima etichetta Immediate formata dall'ex manager dei Rolling Stones, Andrew Loog Oldham. Con un conto virtuale aperto all'Olympic Studios a Barnes – Londra, il gruppo progredì rapidamente, lavorando attentamente con l'ingegner Glyn Johns. Il loro primo singolo targato Immediate fu il coraggioso “Here Come the Nice”, che fu chiaramente ispirato dal loro uso di droghe, riuscendo ad eludere la censura nonostante il fatto che fosse apertamente riferito allo speed (anfetamine). Un secondo album Immediate autointitolato – Small Faces – seguì, anche se non ebbe vendite eccezionali, fu tenuto molto in considerazione dagli altri musicisti ed esercitò una forte influenza su numerose band locali e straniere.

Nello stesso momento, la loro vecchia etichetta – la Decca – pubblicò un album di disturbo chiamato From The Beginning, combinando vecchi successi con un certo numero di registrazioni precedenti ed inedite. Detto album includeva versioni recenti di canzoni che gli Small Faces ri-registrarono per la Immediate, compresa “My Way Of Giving” (che fu utilizzata quale provino per Chris Farlowe) e “(Tell Me) Have You Ever Seen Me” che donarono all'Apostolic Intervention. L'album comprendeva anche il loro brano dal vivo favorito “Baby, Don't You Do It” con Jimmy Winston al canto ed alla chitarra.

Il loro singolo (nella metà del 1967) “Itchycoo Park” è una delle canzoni più ricordate degli Small Faces e fu anche il primo dei soli due singoli del gruppo a raggiungere la posizione N.16 negli Stati Uniti. “Itchycoo Park” fu la prima registrazione Britannica ad utilizzare il flanging, la tecnica di suonare due nastri identici simultaneamente, ma alterando leggermente la velocità di uno dei due toccando la base di una bobina di nastro, che produceva un effetto filtrante combinato molto distintivo; fu un effetto sviluppato dall'Ingegnere della Olympic Studios George Chkiantz nel 1966.
“Itchycoo Park” fu seguito da “Tin Soldier” (originalmente scritto da Marriott per un cantante americano – P.P. Arnold che si può sentire nei cori della canzone) che rimane uno dei loro singoli meglio conosciuti. Comunque, quando la canzone raggiunse solamente il N.73 nelle classifiche Top 100 Americane, la Immediate Records disse di aver rinunciato a fissare i concerti in America.

“Lazy Sunday” edito nel 1968 fu una canzone dallo stile ironico del genere Cockney music-hall, pubblicato dalla Immediate contro la volontà del gruppo. Fu scritta da Steve Marriott per scherzo, poiché egli veniva sempre cacciato via dagli appartamenti in affitto dove alloggiava, dai propri vicini che si lamentavano del chiasso che faceva. Il singolo raggiunse la posizione numero 2 nelle classifiche Inglesi, ma la band continuò a lamentarsi del fatto che il loro sound venisse rappresentato da ciò che vedevano come un singolo di novità. Alcuni anni dopo, “Lazy Sunday” ispirerà i “Blur” nella canzone “Parklife” nel 1994.

Ufficialmente l'ultima canzone edita durante la carriera del gruppo fu “The Universal” dal genere folk nell'estate del 1968. La canzone fu registrata aggiungendo in studio delle tracce a quella originale, che Marriott registrò nel giardino di casa sua in Essex con una chitarra acustica ed un comune registratore a cassette; la traccia conteneva anche la voce dei suoi cani che abbaiavano in sottofondo. La conseguente perdita di successo del singolo nella classifica (raggiunse il numero 16 nella Top 40 dei singoli Britannici) e le critiche della stampa Inglese, devastarono Marriott che quindi si rifiutò di scrivere musica per i mesi successivi.

Ogdens' Nut Gone Flake

A casa in Inghilterra, la loro carriera raggiunse un picco con la pubblicazione del loro classico album dall'influenza psichedelica Ogdens' Nut Gone Flake del 24 Maggio 1968. E' visto ancor oggi come un classico ed era caratterizzato da un'innovativa copertina rotonda, la prima nel suo genere, disegnata per assomigliare ad un'antica scatola di tabacco. E' restato al primo posto delle classifiche Britanniche per 6 settimane (raggiunse il numero 159 negli Stati Uniti).

Il concept album in due atti consisteva in cinque canzoni originali nel lato A ed una bizzarra fiaba psichedelica nel lato B, riguardante le avventure di “Happiness Stan” e le sue necessità di sapere dove la luna scomparisse al suo calare. Era narrata da Stanley Unwin, sebbene i piani originari di avere Spike Milligan come narratore, furono resi vani dal suo rifiuto.

I critici ne parlarono e l'album vendette bene, ma il gruppo si trovò a confrontarsi con il problema pratico che avessero creato un capolavoro da studio virtualmente impossibile da ricreare dal vivo. Ogdens' fu eseguita interamente solo una volta, in maniera memorabile, dal vivo negli studi della BBC durante il programma televisivo Colour Me Pop.

Breakup

Dopo alcuni mesi di pettegolezzi tra la stampa Britannica relativi allo scioglimento degli Small Faces, Marriott lasciò ufficialmente il gruppo agli inizi del 1969, andando via da uno stage dal vivo tenutosi ad una festa di Capodanno. Ammettendo la propria frustrazione per i tentativi falliti nell'uscire dalla loro immagine pop e dalla loro inabilità a riprodurre i prodotti più sofisticati dal vivo, Steve stava già pensando ad una nuova band, gli Humble Pie con Peter Frampton. Sullo scioglimento del gruppo, Kenney Jones, durante un'intervista con John Hellier (2001) disse:

Un album postumo, The Autumn Stone fu pubblicato più tardi nello stesso anno, comprendente le principali registrazioni della Immediate, una rara esibizione dal vivo ed un certo numero di tracce inedite, compresa la classica strumentale Swinging Sixties “Wide Eyed Girl on the Wall” e “Donkey Rides, A Penny, A Glass” scritta insieme a Ian McLagan. Il singolo conclusivo, “Afterglow (Of Your Love)” fu pubblicato nel 1969 dopo che il gruppo cessò di esistere. Fino ad allora non ci fu nessuno a promuovere il disco, sicché raggiunse solamente la Classifica dei Singoli Inglesi Top 40 (UK Singles Chart Top 40).

Progetti dopo lo scioglimento, riunione ed eredità

La nuova impresa di Marriott fu con il gruppo rock Humble Pie, formato con l'ex membro degli Herd, Peter Frampton. Il gruppo ebbe un gran successo negli States, ma non in Inghilterra. Gli Humble Pie si divisero nel 1975 a causa di problemi finanziari e 'differenze musicali', e Marriott in seguito formò i Packet of Three. Dopo la divisione degli Small Faces, Lane, Jones e McLagan rimasero confusi per un po' prima di unire le forze con un ex membro dei Jeff Beck Group, il cantante Rod Stewart ed il chitarrista Ronnie Wood. Pubblicarono un album come Small Faces, prima di divenire semplicemente Faces e successivamente Rod Stewart and The Faces.

In seguito allo scioglimento dei Faces nel 1975, la formazione originale degli Small Faces si riformò brevemente per filmare video mimando la ripubblicazione di “Itchycoo Park” (canzone rientrata nella classifica Top 10 per la seconda volta) e “Lazy Sunday” (che rientrò nella Top 40). Il gruppo provò a registrare nuovamente insieme, ma Lane lasciò dopo una discussione. All'insaputa degli altri, stava iniziando a mostrare i sintomi della sclerosi multipla, ed il suo comportamento fu male interpretato da Marriott e gli altri e confuso con una collera dovuta ad uno stato di ubriachezza.
Tuttavia McLagan, Jones e Marriott restarono insieme abbastanza a lungo, con l'ex bassista degli Humble Pie Rick Wills che prese il posto di Lane, per creare due album: Playmates nel 1977 e 78 In The Shade nel 1978, pubblicato con la Atlantic Records. Il chitarrista Jimmy McCulloch si unì per un breve periodo alla formazione dopo aver lasciato i Wings. Paul McCartney che incontrò sempre maggiori difficoltà nel lavorarci assieme, presumibilmente telefonò a Marriott e disse: “Lo puoi avere”. L'assenza di Lane al basso ed alla produzione di brani, comunque, fu troppo evidente a tutti e la corrente musicale Britannica stava velocemente cambiando direzione verso il Punk Rock.
Gli album di riunione, come conseguenza, furono fallimenti sia critici che commerciali.

Kenney Jones divenne il batterista degli Who, dopo la morte di Keith Moon nel 1978. Ian McLagan continuò a suonare con artisti come Bonnie Raitt, i Rolling Stones, David Lindley, El Rayo-X ed il più recente Billy Bragg. Nel 1998 pubblicò la sua autobiografia, All the Rage. Attualmente vive nella piccola cittadina di Manor (pronunciato Maynor) poco distante da Austin, Texas.

Sabato 20 Aprile 1991, Steve Marriott morì nel sonno durante un incendio, causato da una sigaretta trovata nella sua casa in Essex – Inghilterra. La sua morte arrivò appena pochi giorni dopo che iniziò a lavorare su un nuovo album in America con l'ex membro degli Humble Pie, Peter Frampton.
Ronnie Lane morì nella sua casa a Trinidad nel Colorado il 4 Giugno 1997, dopo aver combattuto la sclerosi multipla per quasi 20 anni.

Placca Commemorativa

Il 4 Settembre 2007, una placca commemorativa in tributo agli Small Faces e Don Arden, fu commissionata dal London Borough of Westminster e rivelata a Carnaby Street. Un'emozionato Kenney Jones presenziava alla cerimonia dicendo, durante un'intervista televisiva alla BBC: “Onorare gli Small Faces dopo tutti questi anni è un'enorme conquista. Spero solo che Steve Marriott, Ronnie Lane ed infine Don Arden siano qui per godere di questo momento con me”.

Discografia

Discografia - Album

Singoli/Sessioni Live

7” Single (Aug. 6th 1965)

• Whatcha Gonna Do About It

• What’s A Matter Baby

(Early Session – Mid 1965)

• What’cha Gonna Do About It (Alternate Version)

BBC Session (Saturday Club – 23/08/65)

• Steve Marriott Interview

• Whatcha Gonna Do About It

• Jump Back

• Baby Don’t You Do It

7” Single (Nov. 1965)

• I’ve Got Mine

• It’s Too Late

7” Single (Jan. 28th 1966)

• Sha-La-La-La-Lee

• Grow Your Own

BBC Session (Saturday Club – 14/03/65)

• Shake

• Steve Marriott Interview

• Sha-La-La-La-Lee

• You Need Loving

BBC Session (Saturday Club – 03/05/66)

• Steve Marriott Interview

• Hey Girl

• E Too D

• One Night Stand

7” Single (May 8th 1966)

• Hey Girl

• Almost Grown

“Small Faces” (May 8th 1966) (1st Album Sessions – Early 1966)

• Shake

• Come On Children

• You Better Believe It

• One Night Stand

• Sorry She’s Mine* Own Up Time

• You Need Loving

• Don’t Stop What You’re Doing

• E Too D

• Hey Girl (Alternate Version)

• Own Up Time (Extended Version)

• Shake (Alternate Version)

• Come On Children (Alternate Version)

• E Too D (Alternate Version)

(Early 2nd Album Sessions – Mid 1966)

• (Tell Me) Have You Ever Seen Me (Early Version)

• My Mind’s Eye (Alternate Version)

• Baby Don’t You Do It (Different Version)

7” Single (Aug. 5th 1966)

• All Or Nothing

• Understanding

BBC Session (Saturday Club – 30/08/66)

• You Better Believe It

• Understanding

• Steve Marriott Interview

• All Or Nothing

7” Single (Nov. 11th 1966)

• My Mind’s Eye

• I Can’t Dance With You

“From The Beginning” (Released 1967) (Later 2nd Album Sessions – Mid to Late 1966)

• Runaway

• Yesterday, Today And Tomorrow

• That Man

• My Way of Giving

• Take This Hurt Off Me

• Baby Don’t You Do It

• Plum Nellie

• You’ve Really Got a Hold on Me

• Take This Hurt Off Me (Different Version)

7” Single (March 3rd 1967)

• I Can’t Make It

• Just Passing

(Early 3rd Album Sessions – Early to Mid 1967)

• (Tell Me) Have You Ever Seen Me (Alternate Version)

7” Single (May 26th 1967)

• Patterns

• E Too D (1966)

7” Single (June 2nd 1967)

• Here Come the Nice

• Talk To You

“Small Faces” (June 1967) (Later 3rd Album Sessions – Mid 1967)

• (Tell Me) Have You Ever Seen Me

• Something I Want To Tell You

• Feeling Lonely

• Happy Boys Together

• Get Yourself Together

• Things Are Going To Get Better

• Green Circles

• Become Like You

• All Our Yesterdays

• Show Me The Way

• Up The Wooden Hills To Bedfordshire

• Eddie’s Dreaming

7” Single (Aug. 4th 1967)

• Itchycoo Park

• I’m Only Dreaming

7” Single (Dec. 2nd 1967)

• Tin Soldier

• I Feel Much Better

BBC Session (Top Gear – 14/04/68)

• If I Were A Carpenter*

• Kenney Jones Interview

• Lazy Sunday

• Every Little Bit Hurts (with PP Arnold)

“Ogden’s Nut Gone Flake” (June 1968) (4th Album Sessions – Early to Mid 1968)

• Ogden’s Nut Gone Flake

• Afterglow Of Your Love

• Long Agos And Worlds Apart

• Rene

• Song Of A Baker

• Lazy Sunday

• Happiness Stan

• Rollin’ Over

• The Hungry Intruder

• The Journey

• Mad John

• Happy Days Toy Town

(Mid-1968 Sessions)

• Me, You And Us Too

• (If You Think You’re) Groovy (with PP Arnold)

7” Single (June 28th 1968)

• The Universal

• Donkey Rides, A Penny, A Glass

7” Single (Late 1968)

• Afterglow Of Your Love

• Wham Bam Thank You Mam

(The Final Sessions – Late 1968)

• The Autumn Stone

• Collibosher

• Red Balloon

• Call It Something Nice

• Wide Eyed Girl On the Wall

• Don’t Burst My Bubble

• Every Little Bit Hurts

• Picaninny

• Take My Time

• The Pig Trotters

• The War Of The Worlds

• Red Balloon (Alternate Version)

• Wham Bam Thank You Mam (Alternate Mix)

The Final Tour – Late 1968

• All Or Nothing (Live)

• Every Little Bit Hurts (Live)

• If I Were A Carpenter (Live)

• Rollin’ Over (Live)

• Tin Soldier (Live)

U.S. 7” Single (Early 1969)

• Mad John (Single Version)

B-Side: The Journey

Nota: Non in elenco ci sono molte sessioni alla BBC e rari singoli EP Francesi, che hanno la caratteristica di essere versioni alternative di molti singoli dei primi tempi. Ripubblicazioni in CD degli album della Decca (Small Faces e From The Beginning) avevano l'intenzione di includere queste versioni degli EP Francesi, ma secondo i collezionisti, queste versioni non provengono da questi singoli, bensì da acetati registrati durante le varie sessioni di registrazione di queste canzoni. Gli EP Francesi rimangono irreperibili per il pubblico 'vario'.

UK Singles

• 1965 - "Whatcha Gonna Do About It" / "What's a Matter Baby"

• 1965 - "I've Got Mine" / "It's Too Late"

• 1966 - "Sha-La-La-La-Lee" / "Grow Your Own"

• 1966 - "Hey Girl" / "Almost Grown"

• 1966 - "All or Nothing" / "Understanding"

• 1966 - "My Mind's Eye" / "I Can't Dance With You"

• 1966 - "I Can't Make It" / "Just Passing"

• 1966 - "Patterns" / "E Too D"

• 1967 - "Here Come the Nice" / "Talk To You"

• 1967 - "Itchycoo Park" / "I'm Only Dreaming"

• 1967 - "Tin Soldier" / "I Feel Much Better"

• 1968 - "Lazy Sunday" / "Rollin' Over"

• 1968 - "The Universal" / "Donkey Rides, A Penny, A Glass"

• 1969 - "Afterglow (Of Your Love)" / "Wham Bam Thank You Mam"

US Only Single Release

• 1968 - "Mad John" / "The Journey"

Singles chart positions

B-sides

EPs

• Small Faces (New Zealand Decca EP) - 1966

"Sha-La-La-La-Lee" / "Whatcha Gonna Do About It" / "All Or Nothing"

• Small Faces (France Decca EP) - 1967

"My Mind's Eye" / "I Can't Dance With You" / "Shake" / "One Night Stand"